Come dice la stessa parola "olistico", un trattamento di questo tipo si rivolge alla totalità dell'individuo che ne fa richiesta, non tralasciando quindi nessuno dei tre corpi di cui è composto (fisico, mentale e spirituale) e riconoscendo la causa del male che sta accusando nascosta tra tutti i livelli di cui è composto, una sorta di radice, di lunga corda che intreccia diverse parti del sè nello spazio e nel tempo in maniera non più funzionale ed utile; pensiamo ad esempio allo stress, una reazione di fuga per tentare di sopravvivere ad un predatore che adesso si attiva....di fronte un foglio Excel particolarmente complicato! Non serve evidentemente, eppure si attiva, un nostro antenato nella savana africana ci sta consigliando di fuggire, guarire significa riassegnare al giusto tempo ed al giusto spazio le nostre reazioni, per questo parliamo di trattamento "olistico". D'altro canto, per essere olistico un trattamento non può fermarsi ad una singola disciplina, personalmente mi trovo a dover utilizzare tutto ciò che so per aiutarmi ed aiutarci a guarire, a partire dall'analisi delle cause possibili di un determinato disagio si individua grazie alla radiestesia la "terapia" più adeguata, che sarà composta di uno o più trattamenti distribuiti in un periodo di tempo che si decide non a priori, ma personalizzandolo attraverso le risposte trovate con il pendolo. Ad esempio per il Reiki, i punti da trattare non si daranno per scontati, ma si sceglieranno di volta in volta, come ad esempio i punti che devono essere massaggiati con l'auricoloterapia, i fiori di Bach e così via. Per essere olistico, un trattamento non può partire da protocolli predeterminati, ma si riconosce da subito l'unicità dell'individuo e delle sue esigenze nonché l'unicità di quel lungo percorso vitale che ha portato alla manifestazione di quel sintomo, non dando nulla per scontato e ripartendo sempre con una
mente da principiante